Quali sono i disturbi psicosomatici?

La psicosomatica è  quella branca della medicina che studia le interrelazioni tra psiche e soma, occupandosi nello specifico di rilevare e capire l’influenza che le emozioni esercitano sul corpo.

In medicina, infatti, è ormai largamente condivisa l’idea che il benessere a livello fisico abbia una sua chiara influenza sulla psiche e sull’aspetto emotivo della persona; a loro volta, emozioni e sentimenti agiscono sul corpo modificandolo a vari livelli, dal micro (cambia la chimica cellulare) al macro (cambia ad esempio il modo di respirare e la postura).

Ad una visione del disturbo di tipo causale si sta sempre più sostituendo quella multifattoriale e olistica. Come affermava già diversi anni fa Alexander Lowen, il padre della Bioenergetica, mente e corpo si influenzano reciprocamente e anche se apparentemente separati essi sono in profondità (inconscio) funzionalmente identici, perché affondano le loro radici nei processi energetici di base. Partendo da questo presupposto, si potrebbe dunque dire che ogni disturbo, avendo in sé aspetti sia psichici che corporei è psicosomatico.

Secondo la classificazione più tradizionale però, ad oggi, vengono definiti disturbi psicosomatici quei disturbi sofferti o quelle malattie riscontrati a livello fisico, che una serie di studi hanno dimostrato essere conseguenti ad una condizione emotiva stressante.

Spesso la persona che soffre di un disturbo psicosomatico si reca dal medico per un problema fisico, ma in seguito ai controlli specialistici suggeriti dallo stesso non viene riscontrata alcuna corrispondenza organica al disagio; oppure  viene sì riscontrata ma, nonostante le cure farmacologiche il disturbo permane o si ripresenta puntualmente a brevi distanze di tempo.

Quest’ultima possibilità è legata al fatto che lo stress emotivo genera una cattiva reazione del sistema immunitario, che a sua volta ha difficoltà a combattere gli agenti patogeni che aggrediscono l’organismo; ciò a lungo andare può portare un acutizzazione dei sintomi e una resistenza ai farmaci, che non riescono ad agire per un mal funzionamento appunto del sistema immunitario.

Detto ciò, quali sono i disturbi psicosomatici evidenziati più frequentemente? Eccoli elencati qui di seguito:

 

  • Disturbi dell’apparato gastrointestinale (nausea, vomito, diarrea, gastrite, colite, colon irritabile, ulcera);
  • Disturbi dell’apparato cardiocircolatorio (aritmia, tachicardia, angina pectoris, ipertensione);
  • Disturbi dell’apparato urogenitale (irregolarità o dolori mestruali, disfunzioni dell’erezione e/o dell’eiaculazione, anorgasmia, enuresi);
  • Disturbi dell’apparato muscolare (cefalea, torcicollo, crampi, mialgia, artrite);
  • Disturbi della pelle (acne, dermatite, psoriasi, orticaria, prurito, secchezza cutanea, sudorazione eccessiva);
  • Disturbi pseudo-neurologici (alterazione della coordinazione e/o dell’equilibrio, ipostenie localizzate o paralisi, difficoltà a deglutire, amnesie);
  • Disturbi del comportamento alimentare (anoressia e bulimia).